Coding in homeschooling

Da qualche anno il coding o pensiero computazionale è entrato a far parte della programmazione scolastica della scuola primaria, grazie al “Piano Nazionale della Scuola Digitale” varato nel 2015, che include il progetto ministeriale “Programma il Futuro”.

In quanto homeschooler, anche noi ci siamo trovati ad affrontare l’argomento, anche se non é materia richiesta all’esame.

L’uso della tecnologia fa parte della nostra famiglia. Axel fin da piccolo era molto interessato al computer e al tablet, visto che vedeva i propri genitori passare molto tempo con questi strumenti. Seguendo però l’approccio Montessori, abbiamo limitato le sue interazioni con la tecnologia: fino ai quattro anni circa non gli abbiamo mai dato un tablet per giocare o per guardare video, preferendo i giochi e l’apprendimento sensoriale. A partire dai quattro anni abbiamo a poco a poco inserito i primi giochi su tablet, limitando il tempo di utilizzo a mezz’ora per due-tre volte alla settimana, al massimo.

Solo a partire dai 6 anni, tablet e computer hanno iniziato a far parte della vita quotidiana di Axel, sia per giocare che per imparare.

Il primo incontro con il coding l’abbiamo fatto durante il nostro viaggio in California, quando Axel aveva 6 anni (il suo primo anno da homeschooler). Un giorno, passeggiando per il paese che ci ospitava abbiamo visto un cartello che invitava i bambini in biblioteca per creare macchine semplici e complesse con LEGO! Come resistere ad una tale proposta? Soprattutto considerando che Axel è un grande appassionato di LEGO e che non ci giocava da quattro settimane poiché non li avevamo portati con noi! Nonostante il corso fosse già iniziato e rivolto a bambini dai 7 anni uno e dagli 8 anni l’altro, ci hanno accettato e permesso di partecipare (con il mio aiuto visto che all’epoca Axel non parlava inglese). Axel ha potuto provare a inventare una macchina, ma soprattutto é rimasto affascinato nel guardare come i bambini più grandicelli programmavano i movimenti delle macchine che avevano creato con i LEGO usando un computer e un programma chiamato Scratch.

California, corso di costruzione e coding con LEGO

Rientrati a casa sono andata a cercare gli stessi set e ho scoperto un mondo di LEGO che non conoscevo: Lego Mindstorms, set che permettono attraverso un motore interfacciato ad un App, di creare robot e macchine da programmare, a cui dare vita insomma. Bellissimo! Quello che mi ha frenato dall’acquisto compulsivo sono stati, da un lato, il costo (circa €340) e dall’altro il fatto che sia indicato per bambini dai 10 anni in su e mio figlio ne aveva poco più di sei. Da allora ogni volta che entro in un Lego Store vengo attirata da questo set e come un bambino rimango davanti alla scatola a osservarla in tutte le sue parti, aspettando che Axel cresca 😉 .

Tornando al nostro programma homeschooler di coding e di informatica, quell’anno (prima elementare) iniziai a proporgli l’uso del computer, insegnandogli a usare le basi e applicazioni semplici come Paint e Word. Per il pensiero computazionale, ho preferito dei giochi pratici come i mitici Pallino e RamiCode di Quercetti (a cui giocavo già io negli anni ’80!) e la costruzione di un Pandacraft (i set libro e gioco da costruire in francese di cui vi avevo già parlato qui) sul coding.

Pandacraft sul Coding

L’anno scorso però, complice il lockdown forzato causa Covid 19, le nostre attività con il computer sono aumentate e mi son detta: “Perché non provare ad imparare a programmare con Scratch?”. Devo dire che io non ho mai studiato programmazione, sono un’autodidatta e che, quindi, mi trovavo a dover imparare ad usare Scratch prima di Axel per poter poi spiegarlo a lui. Il mio tentativo è andato avanti per un paio di settimane, ma appena il lockdown è terminato, abbiamo messo da parte questo progetto e siamo usciti all’aria aperta. Mi resi conto che imparare ad usare Scratch in questo modo richiedeva un impegno in termini di tempo troppo grande sia per me che per Axel.

Quest’anno, navigando nella piattaforma MyEdu che usiamo per studiare, mentre esploravo le novità introdotte a gennaio dall’update 2021, mi sono imbattuta in una nuova sezione chiamata “Limited Edition” con corsi su tantissimi argomenti diversi e cosa vedo? Udite! Udite! Proprio un corso di programmazione con Scratch con videotutorial in italiano! Eureka.

Il corso di coding con Scratch di MyEdu

E’ però pensato per la scuola secondaria di primo grado, ma guardando un paio di videolezioni mi sono detta che poteva essere presentato anche ad Axel, che ha tanta voglia di imparare e programmare con il pc. Effettivamente le videolezioni sono molto chiare e Axel ha mostrato subito di comprendere i concetti, anche i più difficili come il piano cartesiano che non abbiamo ancora studiato in matematica.

Abbiamo iniziato a guardare le prime video lezioni insieme, che ci hanno presentato il programma, la sua logica e le funzionalità. Le lezioni successive presentano uno dopo l’altro vari strumenti di programmazione con dei tutorial. Ogni volta Axel salva il file di partenza fornito dalla lezione e ripete la lezione pari passo, usando Scratch. Poi apre un nuovo file e applica le funzioni apprese, ad una storia di sua creazione. Gli è infatti venuto in mente di creare un mini-cartone animato che avrà come protagonista un alieno, Nano e il suo cane alieno, Dot. Il suo progetto mi sembra il perfetto connubio tra creazione, fantasia e apprendimento e sono ben contenta di vederlo all’opera. Chissà quando potremo vedere la sua creazione finita… magari sarà il suo progetto interdisciplinare per l’esame dell’anno prossimo!

Il progetto in corso di Axel su Scratch!

Quando le sue abilità di coding con Scratch saranno buone, gli permetteranno di programmare i robot del tanto anelato Lego Mindstorms. Chissà che Babbo Natale non riesca a trovarne uno che gli avanza, da qui a quando Axel avrà 10 anni ;-).

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Ripasso per l'esame

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